I volumi della Fondazione

  • Luigi Pellegrini Cislaghi, Il monastero delle Dame Vergini al Vetabia. Un monumento di Milano salvato, a cura di Maria Teresa Donati e Nicoletta Sfredda, Edizioni Et, Milano 2017

Il volume è il frutto di una ricerca più che ventennale compiuta da Luigi Pellegrini Cislaghi sui documenti d’archivio e i testi relativi all’antico convento della Vettabbia, fondato nel 1232 per volere di San Pietro Martire e soppresso durante la dominazione francese nel 1799.
Restano del monastero, che ha per secoli occupato una vasta area fuori della porta Ticinese medievale, una parte del chiostro e una cappella, ricomposti nel giardino milanese di casa Pellegrini Cislaghi negli anni Venti del Novecento.
Il cospicuo manoscritto che la Seconda Guerra Mondiale ha impedito di pubblicare, è stato dato alle stampe nel 2017, in una versione rivista e ampliata a cura di Maria Teresa Donati e Nicoletta Sfredda, con introduzione di Carlo Bertelli.

Fondazione Pellegrini Cislaghi - pubblicazioni

  • Maria Teresa Donati, Nicoletta Sfredda, La casa granda presso il ponte di San Celso. Vicende di uno storico edificio di Milano tra il XIV e il XIX secolo, Fondazione Gianantonio Pellegrini Cislaghi, Milano 2020

Una complessa ricerca negli archivi milanesi ricostruisce le vicende dell’edificio tra via Mulino delle Armi e Corso Italia, sede dal 2004 dell’Hotel de charme Petit Palais. Citata in un documento del 1395 come appartenente a una monaca del monastero della Vettabbia, la casa nel corso dei secoli appartiene a rilevanti istituzioni religiose milanesi come il convento dei Padri agostiniani di San Marco e la Veneranda Fabbrica di Santa Maria presso San Celso.
Riemergono dalle carte le molteplici forme di possesso immobiliare praticate in città dal XV secolo e le strategie adottate per salvaguardare gli edifici. Oltre a questo si affacciano sulla scena varie e interessanti piccole storie di uomini e donne impegnati a pagare, aggiudicarsi un affitto, far costruire un forno, costruirsi un po’ di benessere.

  • La società dei Pulcinella, Carlo Porta. Giandomenico Tiepolo, a cura di Gianni Rizzoni con presentazione di Mauro Novelli e testi di Ugo Corsi, Alberto Craievich, Daniele D’Anza, Maria Teresa Donati, Adriano Mariuz, Mauro Novelli, Gianni Rizzoni,  Gianfranco Scotti. Metamorfosi editore, novembre 2021.

Edizione speciale fuori commercio destinata a Biblioteche e Istituti culturali

Un singolare incontro alla fine del Settecento, quando l’uragano napoleonico sta cambiando tutta la società: la poesia in lingua milanese di Carlo Porta con gli affreschi e soprattutto i 104 disegni di Giandomenico Tiepolo nella famosa raccolta Divertimento per li regazzi, autentica biografia di Pulcinella.
Ognuno nel suo specifico linguaggio e nella sua  genialità, i due artisti descrivono e interpretano le due più importanti società italiane di fine Settecento e degli albori dell’Ottocento, quella della Lombardia e quella del Veneto (che ha perduto nel 1797 la sua secolare libertà).

Se Tiepolo ha scelto come suo portavoce il personaggio di Pulcinella, capace di “resistere” a ogni problema e difficoltà, Porta fa parlare il “buseccone”, il popolano milanese, uomo e donna, di tanto cuore e altrettanta sfortuna, eterna vittima di quelli più forti di lui, a partire dagli stranieri che si alternano nel dominio dei nostri paesi.

Posto sotto l’egida del Comitato Nazionale per le celebrazioni  del bicentenario della morte di Carlo Porta, promosso dalla Fondazione  Pellegrini Cislaghi e dalla Associazione Culturale Biblioteca Famiglia Meneghina-Società del Giardino,

il libro presenta  un’ampia antologia della poesia “civile” di Porta, quella che  oggi si potrebbe quasi definire  “politica” e che è forse la meno conosciuta, dai Brindes ai padroni del tempo, gli imperatori di Francia e d’Austria, ai versi di Ona favola sulla parabola di Napoleone ritratto nei panni del Pulcinella (una sorta di satirico Cinque maggio manzoniano anticipato). Affiancano i versi in milanese di Porta traduzioni in prosa libera che consentono a tutti di apprezzare pienamente il testo originale.

Il volume si conclude con un capitolo dedicato a Ugo Corsi, un artista contemporaneo, presente con alcune sue sculture in terracotta nella Collezione della Fondazione Pellegrini Cislaghi. Ugo Corsi  nel corso della sua ricerca si è ispirato ai Tiepolo e ai disegni del Divertimento di Giandomenico in particolare, realizzando opere che ci avvicinano a questo enigmatico e affascinante personaggio.

  • ​Mauro Vassena, Firmiter edificata opere mirifico. Archeologia e topografia di Milano tra VI e XII secolo, presentazione di Giorgio Pellegrini Cislaghi, premessa di Marco Sannazaro. Fondazione Gianantonio Pellegrini Cislaghi, Milano 2023

Mauro Vassena con un vasto e approfondito lavoro che perfeziona i contenuti della sua tesi di dottorato ci propone un ritratto della città di Milano nell’Alto Medioevo, colmando un’importante lacuna e mettendo finalmente a disposizione degli studiosi, dei curiosi e degli appassionati, una rassegna adeguata delle conoscenze disponibili sulla città.

Il lavoro intreccia lo scandaglio e l’esame delle fonti scritte (testi letterari, documentari, agiografici, liturgici ed epigrafici), la bibliografia di riferimento e un riesame di tutto quanto è stato prodotto finora da un’indagine archeologica, in molti casi inedita, che spesso ha lasciato solamente stringate relazioni, qualche foto e pianta.

Emergono nel libro significativi aspetti del paesaggio urbano milanese altomedievale nel suo integrarsi tra infrastrutture difensive, sedi di potere, centri di culto cristiano. Mauro Vassena tenta inoltre di ricomporre un tessuto insediativo, archeologicamente più difficile da riconoscere, costituito da abitazioni private, impianti artigianali e commerciali.

Per chi opera in ricerche specifiche sulla città, in particolare per gli archeologi che ne indagano il sottosuolo, questo testo offre un orientamento alla ricerca e molteplici spunti di approfondimento. Per chi vuole approfondire la storia del capoluogo lombardo, propone un’opportunità di conoscenza da una prospettiva sinora poco esplorata.

Il volume, edito a cura della Fondazione Gianantonio Pellegrini Cislaghi è il primo pubblicato dalla Fondazione nell’ambito del Premio Tredesin de Marz, concorso destinato a tesi magistrali, di dottorato e di specializzazione discusse in Università Milanesi.